Il nemico principale degli adesivi è la sporcizia raccolta dal fondo dello sci scorrendo sulla neve, specialmente se si tratta di materia grassa (residui di idrocarburi, il nero insomma) o resinosa. Per tacere del sale sparso sulle strade e nel parcheggio, portato da scarponi e sci anche nelle prime decine di metri innevati adiacenti. Figuriamoci poi la sciolina in eccesso sotto lo sci, che raccoglie subito ogni sostanza. Tutta robaccia che inquina la colla con effetti solventi, mentre gli adesivi risulterebbero pressoché eterni se invece il fondo degli sci venisse pulito, sciolinato e ben spazzolato. Per la pulizia della soletta guardatevi un video tutorial qualunque, valgono le stesse cose che vanno bene per tutti gli altri sci. È fondamentale, richiede poco tempo, zero attrezzi, e costa poco: fatelo, e fatelo fino in fondo. Sciolinatura degli sci: gli addetti ai lavori sanno già cosa fare, anche con le scioline tradizionali a caldo, e sono attrezzati di banco, morse, ferro, spazzole e raschietti, quindi l’unica indicazione in più resta la spazzolatura attenta. Per tutti gli altri: valgono anche le scioline turistiche, di solito liquide, che si applicano a freddo più una lucidata e via (secondo le istruzioni). Però una bella spazzolata rimuovendo bene soprattutto la polvere risultante è comunque obbligatoria. Non viene citata nelle istruzioni perché, diversamente, non venderebbero: troppe complicazioni per lo sciatore medio diffuso. Ma lui è un pistaiolo, in discesa in pista van giù anche i sassi, e invece voi pellate gli sci. Lo ripetiamo: solette sciolinate ma non ben raschiate e spazzolate e solette secche si sporcano molto e molto più rapidamente, oltretutto con l’effetto collaterale dello sci frenato e meno manovrabile.

Il secondo nemico degli adesivi sono mani e guanti, comunque portatori di materia grassa. Meno toccate colle, ibridi e gel e meglio stanno. Se non siete agonisti, potete fare a meno di toccare gli adesivi ai cambi di assetto: le pelli si maneggiano con i fissaggi anteriori e posteriori. Nel caso di fissaggio solo anteriore, si spella dalla spatola e si maneggiano le estremità attaccandoci subito un foglietto lungo venti-trenta centimetri del film plastico separatore che riparava l’adesivo all’acquisto, e che lascerete appiccicato tra i due capi della pelle ripiegata, pronto per riaprirla facilmente senza ravanare la colla con manacce sporche e sudaticce.
Terzo nemico degli adesivi: l’asciugatura con la colla al sole diretto e anche al sole colla su colla, specialmente se la sosta per birra+gossip in terrazza si prolunga. Meglio ombra e aria, e poi a casa l’asciugatura completa a temperatura ambiente. Film o reticella di separazione sono obbligatori per i lunghi stivaggi, anche per le colle a caldo delle pelli da gara per le quali il colla-su-colla (breve) è addirittura consigliato.
Il plush va trattato regolarmente. La scorrevolezza è importante, ma non quanto la funzione antizoccolo e quella contro il ghiaccio. I produttori di pelli e alcuni di scioline hanno a catalogo lubrificanti e impregnanti specifici dedicati, versante plush. Sono liquidi, se applicati in quantità riescono a toccare anche il supporto, ma in genere ci sembrano poco tenaci. Comunque per utilizzi da occasionali a normali sono senza dubbio la scelta migliore nel rapporto costo/beneficio. Rimanendo nel campo metti e vai, gli spray siliconi lubrificanti, reperibili in ferramenta, non sono male su nevi umide, ma frenano su quelle fredde e asciutte; inoltre colano e penetrano velocemente negli interstizi, quindi bisogna fare molta attenzione a non siliconare colla e fondo dello sci (si applicano a sci pellato e non all’ultimo momento, ma a casa, meglio 24 ore prima per chiuderle nel loro sacchetto dopo qualche minuto di asciugatura), mentre sul supporto tessile o membrana sembrano non rimanere agganciati granché.

L'alternativa?
Il fai-da-te
La vera alternativa è fai-da-te ed è la sciolinatura a caldo. Se ben fatta, rinnova la pelle ripristinando e anche migliorando l’orientamento del plush, a volte arruffato da utilizzi ruvidi. Non servono banchi di lavoro e morsetti, come appoggio basta lo sci stesso; si strofina la sciolina solida sul plush e poi si passa il ferro da stiro. Fine. Avete impiegato quasi più tempo a leggere queste righe che a farlo. Niente gocciolamenti, niente trucioli raschiati, niente polveri spazzolate (se non state preparando pelli da gara). Se non siete del mestiere, fatelo dopo aver applicato il film plastico di separazione all’adesivo, non a sci pellato colla su fondo; usate scioline morbide, va benissimo una giallaccia economica; temperatura del ferro attorno a 80°, passaggi ripetuti e continui nel senso dello scorrimento. Se invece sapete sciolinare e sapete anche come non fare danni con la temperatura: prima una sciolina grassa/ morbida per raggiungere e trattare il supporto tessile (se vi sono rimaste nel rottame quelle additivate grafite o molibdeno vi troverete dei missili sotto i piedi); ferro tiepido e a lungo, controllando il calore accumulato sulla pelle e la stabilità dell’adesivo. Infine una sciolina più fredda, indicativamente quella appena sotto la prima per temperatura e durezza; ferro caldo, tamponando velocemente settore per settore la pelle con la sciolina liquefatta sul ferro come si fa sugli sci con le scioline dure per nevi molto fredde. Lo sappiamo, è la sequenza opposta a quella standard per le solette, ma sul plush e sul supporto la sciolina lavora in modo diverso da quello per cui è fatta. E sì, resta un accrocchio, ma per meccanica sulla neve non è diverso dai trattamenti di fabbrica. Chi gareggia seriamente sciolina le pelli da gara ogni volta, come anche gli sci per la gara, e quelle da allenamento quasi. Gli altri dovrebbero farlo comunque frequentemente o almeno al bisogno, secondo usura e nevi incontrate nell’attività. Escludiamo da questo trattamento le pelli in nylon 100% perché le scioline agganciano poco la poliammide e c’è rischio alto di indebolire i filamenti, a meno che siate davvero del mestiere e ci andiate molto cauti col ferro. E comunque sono così lente che restano lente. Inoltre si tratta di pelli tutto grip e/o economiche i cui (pochi) acquirenti di solito non si pongono il problema. Meglio spray e siliconi.
Il blocchetto di sciolina pronto nello zaino va bene come mossa della disperazione in salita dopo aver tolto il ghiaccio o la neve dalla pelle. A volte risolve, per un po’. Invece strofinata a freddo, a casa o al parcheggio, serve a pochissimo in rapporto agli altri metodi. È da disperati anche e soprattutto strofinarla sotto lo sci; ma almeno mettetecene poca, e solo prima di scendere, e solo se poi non ripellerete.

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