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Si è tolto tutto quello che si poteva, ogni costruttore ha raggiunto le capacità di arrivare al limite del consentito. Dai 600 a sfiorare gli 800 grammi. E in 200 grammi c’è un mondo. Si va dalla gloria olimpica a quella dell’aver chiuso un Adamello Ski Race evitando l’ultima posizione. Si va dallo sci da linea, per filare via dritto, peso sulle code, a velocità da brivido per noi umani, a quello più maneggevole e meno affaticante per portare a casa la pelle nelle lunghe giornate della Pierra o del Tour du Rutor. Novità vere non ce ne sono, ci aveva provato Ski Trab, un paio di stagioni fa, a cambiare un po’ le regole del gioco nel montaggio degli attacchi e, a conti fatti, risulta l’ultima ventata di freschezza (o almeno un argomento di discussione). Squadra che vince non si cambia. Fino al prossimo format olimpico?
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