Take it easy
La tendenza a facilitare ha portato alla creazione di attrezzi molto centrali e centrati per tutto il vasto mondo dello scialpinismo, anche oltre il Tour, ma con diverse sfumature, ben evidenti, per esempio, nella nostra scelta People’s e Smart. Però il piacere della sciata è sempre ben presente tra gli attrezzi di questa categoria e non può non esserlo nelle proposte per i più esigenti. Anche queste hanno seguito le mode e sono diventate più intuitive, ma è una scelta condivisibile perché non ha comportato una cura dimagrante delle strutture.
Ski of the year
Verrebbe da dire, parafrasando un noto spot del Carosello: Faction fa le cose per bene. La gamma Agent concentra tutta la concretezza del marchio di Verbier, senza andare su shape troppo influenzati dal mondo freestyle. Agent 2 è uno sci per molti, non banale o facilone, ma tanto divertente quanto versatile. K2 Mindbender 96C è troppo pesante in salita per l’award, ma davvero bello.
Pro's choice
Duro per i duri, ma non per pochi eletti perché Navis Freebird, pur essendo pro’s choice, le ultime modifiche lo hanno reso più docile e intuitivo. Però non fraintendeteci… Tanto contatto con il terreno per controllare sempre la situazione, sostanza (e un po’ di peso) perché per sciate esigenti ci vuole materia. Ma non ve ne pentirete.
People's choice
«Quasi perfetto in tutte le situazioni e condizioni e per un pubblico molto ampio. Se si scia in modo dolce, senza forzare, Enforcer Unlimited 94 è estremamente facile e permissivo». Servono altre indicazioni per fargli guadagnare, dopo l’award di migliore sci dell’anno scorso, il people’s? Scott Superguide 95 è penalizzato perché un po’ troppo esigente per la massa, ma è molto valido sul dislivello e sul tecnico.
Smart choice
Super polivalente, leggero, maneggevole e facile. Preso corto MTN 96 Carbon, è una scelta intelligente per il neofita. Guardate anche il 91 nel Light… È piaciuto anche Elan Ripstick Tour 94 ma è poco intuitivo per la presenza di uno sci sinistro e di un destro differenziati.
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I materiali evolvono, e con essi anche la possibilità di portare lo splitboarding ad un livello alpinistico molto più elevato. Non si tratta più solo delle gite easy tra salti e birrette. Il dislivello e il ripido non spaventano più, complici i nuovi setup e l’aumento di consapevolezza all’interno della community.
Da meno di 100 grammi a quasi un chilo, il minimo comune denominatore sono i pin su cui possono ruotare gli scarponi permettendo la progressione in salita. Dalla rivoluzione dell'attacchino ai nuovi ibridi per il freeride, ecco tutto ciò che di meglio offre il mercato da montare su assi da scialpinismo.
Probably The most accurate ski test out there.
