Solitamente vediamo un maggior numero di novità nel reparto sci.
Quest’anno c’è una pausa. L’evoluzione si è fermata, forse perché è stato raggiunto il limite fisico di misure e pesi. Inutile illudersi: se c’è struttura, c’è performance e ciò significa che deve esserci del peso. Sostanza maggiore si traduce in stabilità ad alta velocità, deformazioni elastiche, assorbimento delle vibrazioni.

Ovviamente dipende dalla lunghezza scelta, ma possiamo iniziare a parlare di freeride a partire dal chilo e mezzo di peso abbondante. È andando verso i due chili e oltre, però, che le performance iniziano a diventare davvero interessanti. Quando lo sciatore non deve più preoccuparsi di quanta forza sta trasmettendo alle aste, allora può davvero concentrarsi solo sulla sciata. Però l’intero sistema sci-scarpone-attacco deve essere adeguato.

Ci sono tre tipologie principali di sci nella categoria freeride: freeride touring, all-mountain e big mountain/backcountry. Nel primo troviamo tutti quegli attrezzi medio fat semi-leggeri che puntano a un buon compromesso tra il galleggiamento e il peso, lasciando ampie possibilità di montaggio, dall’attacchino fino allo step-in, passando per tutti gli ibridi intermedi. È un sottogruppo che riprende le tecnologie del touring puro, utilizzando in gran parte legno di Paulownia e fibre di carbonio o vetro, ma adattandole alle larghezze incrementate al centro. È la scelta per chi vuole salire metri di dislivello in neve fresca e scendere godendo della buona portanza.

Poi c’è l’all-mountain, di derivazione alpina, con attrezzi pensati per la massima sciabilità e stabilità su ogni terreno. Si utilizzano legni più massicci: Faggio, Frassino, Pioppo, spesso accoppiati con titanal sulle zone più sollecitate, oltre alle fibre convenzionali. Non sono sempre larghissimi, la misura tipica è tra i 95 e i 105 millimetri al centro, per arrangiarsi dappertutto in fuoripista e talvolta perfino in pista e ai suoi bordi. C’è poi la tipologia destinata ai forti rider, che per la sciata big mountain e backcountry freestyle richiedono specifiche tecniche, sviluppate per sostenere forze e carichi elevatissimi o per smorzare vibrazioni impensabili. Gli accorgimenti costruttivi sono simili a quelli della tipologia precedente, i rinforzi vengono spesso distribuiti non uniformemente sullo sci, ma in maniera ragionata per non influenzare eccessivamente il peso finale del prodotto.
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