Il fine giustifica i mezzi
Il login della Buyer's Guide 2026
- Autore: Claudio Primavesi
- Fotografo: Michele Guarneri
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Ricordate gli anni della scimmia? Sì, la scimmia dell’ultima novità, dello sci più leggero di 50 grammi, delle fibre lunghe di carbonio e dell’ARTVA parlante.
Era solo qualche stagione fa. Ogni anno si rincorreva l’highlight, il dettaglio in grado di rendere le nostre giornate sulla neve ancora più performanti (e indimenticabili). E giù discussioni sui social, anteprime sulla neve, attese infinite per poter mettere ai piedi quei prodotti. Non che oggi la passione di chi legge questa guida sia inferiore, ma è tutto il mondo dello sci fuori che ha assunto un atteggiamento più compassato. La ricerca tecnologica va avanti, il mercato, dopo anni di crescita a doppia cifra, è giunto a una certa maturità. E si ragiona con più tranquillità (o concretezza?) di novità ed evoluzioni dei prodotti e dei segmenti. Non c’è un verbo da seguire, ma un obiettivo da raggiungere. Non la leggerezza e la performance fini a se stesse, ma la sciabilità, il divertimento, la semplicità del gesto e dell’attrezzo. Allora leggerezza, sì, ma fino a quando non compromette la possibilità di sciare dignitosamente. Prestazione, sì, ma accessibile a una platea più ampia di sciatori. Lo sci e lo scarpone tornano a essere prima di tutto un mezzo per ottenere un risultato. Senza complicarci troppo la vita. Per questo di stecchini leggeri come una piuma ma insciabili ce ne sono sempre di meno. Per questo, nel mondo Tour, la fetta più grande del mercato è composta da attrezzi che sono prima di tutto facili in quasi tutte le situazioni (e anche divertenti), ma scontentano i (pochi) sciatori più esigenti, che iniziano a guardare a sci all mountain non esageratamente pesanti da montare con attacchi ibridi. Per questo il Free è sempre più diviso tra freeride touring, alla ricerca del compromesso tra dislivello e linea di discesa, e freeride puro, con scarpone senza ski/walk ma con i pin, magari solo davanti, per chi non accetta mezze misure in discesa e sui salti. Meno parole, più fatti. Che piaccia o meno, questo oggi è il mondo dello sci di montagna e, uscendo dalle tracce più battute, ognuno potrà trovare il prodotto più adatto alla sua visione.
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