Non c’è dubbio che sia la categoria centrale dell’intero mondo dello scialpinismo.
Con la crescita della popolarità di sci e pelli, è diventata il punto di riferimento per moltissimi appassionati. È la fascia di mercato dove si concentra la maggior parte degli utenti perché riesce a mettere insieme dislivelli importanti e discese piacevoli senza richiedere preparazione atletica specifica o tecnica da gara. La filosofia è chiara: offrire sci e scarponi leggeri, facili da capire e usare e capaci di garantire sicurezza e divertimento su itinerari anche lunghi.

Proprio questa larga diffusione, però, ha portato il segmento verso una certa omogeneità: oggi molti sci e scarponi presentano comportamenti parecchio simili tra loro, sia nel bene – facilità e leggerezza – sia, talvolta, nel limite di prestazioni poco incisive in condizioni più difficili o su terreni variabili. Ma qualcosa sta cambiando: diversi produttori iniziano a introdurre modelli più trasversali, pensati anche per chi desidera uno sci unico da usare sia in fuoripista sia per qualche discesa in pista, accettando qualche grammo in più per ottenere stabilità e sicurezza.

Si intravede la nascita di una sotto-categoria in grado di soddisfare palati più fini senza tradire la filosofia di fondo del touring: efficienza, comfort e divertimento accessibile a molti. Per intenderci, un mondo sospeso a metà tra quello enorme e no problem della maggior parte degli sci che troverete nelle prossime pagine e la punta dell’iceberg, rappresentata dal solo Black Crows Navis, attrezzo che richiede muscoli e tecnica ben impostata.

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