Tecnica Zero G Tour Pro
Abbiamo provato in anteprima l'attesissimo upgrade di uno degli scarponi più venduti sul mercato
- Autore: Michele Guarneri
- Fotografo: Michele Guarneri
Da quando è stato rilasciato nel 2018/19, lo scarpone è passato ai piedi di tutta quella nuova generazione di scialpinisti, freetourer e Guide Alpine che hanno trovato in questo modello il prodotto con il miglior compromesso tra peso, camminabilità e performance in discesa. Nella nuova edizione, oltre alle innumerevoli modifiche orientate alla performance, sottolineiamo che i materiali sono stati rivisti in ottica sostenibilità, con utilizzo di plastiche riciclate e la possibilità di riciclare i singoli componenti.
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Le principali differenze sono da ricercare nella struttura, che vede l'implementazione della Power Frame già presente nei modelli Peak che permette di diversificare la rigidità dei materiali di scafo e gambetto per migliorare la trasmissione laterale dell’impulso e ridurre la deformazione nei punti di maggior pressione, donando un flex più progressivo e riducendo il peso (già notevolmente leggero per un quattro ganci) di circa 30 grammi nella taglia 26.5. Il flex dichiarato è di 130, invariato rispetto al predecessore, anche se al piede la percezione è quella di una maggiore rigidità, soprattutto in torsione laterale. Anche il fit cambia, questa volta però in direzione comfort, con un nuovo shape del toe box e sul collo del piede, che lo rende meno selettivo e adatto anche ai piedi più larghi, mantenendo comunque la possibilità di bootfitting garantita dalla tecnologia C.A.S. grazie all’utilizzo di plastiche termoformabili unite a carbonio co-iniettato.
Enrico Mosetti
Per quanto riguarda la fase di salita è stato implementato anche il range of motion del gambetto, che passa da 55 a 60° e permette una maggior mobilità sui terreni ripidi grazie anche al nuovo meccanismo ski walk T-Hike con doppio blocco. In questo modo Tecnica rientra in competizione con le ultime novità quattro ganci sul mercato.
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«È stato implementato anche il range of motion del gambetto, che passa da 55 a 60° e permette una maggior mobilità sui terreni ripidi»
Tutti questi dettagli si trasformano in ottime sensazioni in salita, dove la camminabilità risulta effettivamente migliore, permettendo di ampliare la falcata e di procedere più agevolmente nei tratti tecnici, anche in situazioni di portage. In discesa la già rinomata qualità guadagna ancora qualche punto in precisione e reattività, soprattutto in spigolo e conduzione.
Il resto della struttura, suola e ganci, rimane invariata tolte alcune piccole migliorie, mantenendo le qualità di un prodotto già performante che con queste nuove modifiche sembra aver le carte in regola per continuare a rimanere uno degli sacrponi più venduti del segmento.
Specifiche tecniche
Il Brand
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