Ski Trab Neve 104
È in arrivo lo Ski Trab più largo di sempre, naturale evoluzione delle scelte fatte un paio di stagioni fa con Neve da 93 mm al centro
- Autore: Claudio Primavesi
C’è una regola ferrea nello sviluppo dei prodotti Ski Trab: i professionisti della montagna che collaudano sul campo un nuovo prodotto non ne conoscono i numeri. «Se fosse possibile, scieremmo bendati» dice sorridendo Giuliano Bordoni, alla guida del team che ha sviluppato il nuovo Neve 104, lo sci più largo mai prodotto dalla casa bormina, in vendita dal prossimo autunno. Chi trasmette a Daniele Trabucchi, il deus-ex machina che sta dietro alla progettazione di ogni prodotto Ski Trab, l’idea di prodotto e poi lo prova sul campo per valutare se è stato raggiunto il risultato, deve concentrarsi solo sulle sensazioni, non deve sapere il peso di un determinato prototipo, piuttosto che le quote dei materiali o lo shape. Appunto, se fosse possibile, si scierebbe bendati, per non vedere e concentrarsi solo sulle sensazioni più profonde.
Per Neve 104, secondo prodotto della gamma Ski Trab per il freetouring dopo il Neve da 93 millimetri in collezione da due anni, le sensazioni sono state subito positive. «Rispetto allo sci da 93 millimetri, siamo arrivati subito al prodotto finale dopo solo un paio di prototipi, perché il metodo di lavoro e il team erano ampiamente collaudati e l’obiettivo molto preciso» aggiunge Giuliano. Un team del quale fanno parte, oltre a Giuliano, Bruno Mottini e Nicola Ciapponi, ma tutto il progetto Neve ha altri due padri nobili, purtroppo scomparsi in montagna: Lorenzo Holzknecht e Jacopo Compagnoni.
Giuliano Bordoni
Ma qual è il risultato finale? Un attrezzo leggero (da 1.470 a 1.610 g in funzione della lunghezza, che prevede tre step – 174, 181 e 188 cm – con raggi di curva da 24,6 a 27,1 m) in relazione alla larghezza. Oltre che lo Ski Trab più largo, è anche il primo con spatola e coda lunghe in stile early rise. Il pattern di flex è inusuale per la filosofia Ski Trab: spatola rigida e centro più cedevole. Ma il dettaglio che fa la differenza, oltre alla costruzione a 14 strati, all’anima in legno Liwood Air e alla gabbia di carbonio/vetro che avvolge internamente la struttura e rende più pastoso lo sci grazie alla maggiore deformabilità della fibra di vetro, si chiama Cotton Edge Boost.
«Per quasi tutte le occasioni, anche quando la neve non è proprio polvere»
È un inserto costituito da una decina di strati di fibra di cotone, posizionato tra la soletta e la struttura, che supporta le lamine e dissipa le vibrazioni. Si sviluppa nella zona centrale, da poco dietro a poco oltre lo scarpone, fornendo protezione e supporto. «Sappiamo che negli sci freetouring la zona centrale è quella più delicata e il fianchetto dritto non è la soluzione migliore perché, oltre ad aggiungere peso, penetra all’interno della struttura solo per un paio di millimetri, mentre il Cotton Edge Boost raggiunge i due centimetri e rappresenta la soluzione ideale per rinforzare la struttura e sostenere le sciate potenti» dice Giuliano.
In definitiva è un Neve per chi e per cosa? «Per quasi tutte le occasioni, riserverei il Neve da 93 millimetri per chi si avvicina al freetouring dallo scialpinismo classico e per lo sci ripido, mentre il 104 è molto versatile, anche quando la neve non è proprio polvere» aggiunge Giuliano. La casa ne consiglia il montaggio con attacco TR 1, ma in definitiva, visto il peso, qualcuno potrebbe pensare di montarlo anche con un attacchino più leggero. Un Neve per tutte le nevi.
Specifiche tecniche
Il Brand
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