Majesty Superpatrol Carbon
La casa polacca introduce una nuova linea in carbonio dedicata al touring tecnico
- Autore: Michele Guarneri
- Fotografo: Michele Guarneri
La linea touring carbon è una delle grandi novità del brand che sviluppa e testa tutti i prodotti direttamente sui monti Tatra, il parco giochi a pochi chilometri da casa, per la prossima stagione. L’obiettivo di Majesty in questo caso è quello di trasportare il know-how e l’esperienza raggiunta negli ultimi anni nello sviluppo del modello Supernova (punto di riferimento del range per quanto riguarda l’utilizzo del carbonio) anche sugli altri prodotti della gamma per lo scialpinismo classico.
I modelli che ne derivano sono caratterizzati da estrema leggerezza, grazie a una costruzione che unisce fibre di carbonio biassiale, in grado di controllare e ottimizzare il flex senza perdere rigidità, e Carbon Kevlar, che aumenta flessibilità torsionale e reattività. Gli sci con questa costruzione sono tipicamente molto leggeri, ma allo stesso tempo richiedono di saper gestire lo strumento senza esitazioni e con un buon livello tecnico. Per i beginner è meglio concentrarsi quindi su prodotti più legnosi.
Oltre a Supernova (103 mm) e Superpatrol (95 mm) sono disponibili nelle versioni carbon anche Superscout (85 mm) e Superwolf (91 mm).
Enrico Mosetti
Superpatrol Carbon, che al centro misura 95 mm, pesa solo 1.450 g nella taglia 177, andando a collocarsi in quel segmento di sci da touring che al piede hanno un feeling decisamente light. La struttura presenta un woodcore in legno di Paulownia e uno shape in stile Majesty: punta larga e rockerata (anche se meno rispetto allo standard degli altri modelli) e montaggio arretrato, tipico di quei prodotti pensati per galleggiare ovunque.
«Superpatrol Carbon, che al centro misura 95 mm, pesa solo 1.450 g nella taglia 177»
Al piede lo sci è leggero e ben bilanciato, con un flex equilibrato e una struttura solida. In neve fresca, terreno ideale, galleggia molto bene e si difende anche su crosta e neve ventata, svincolandosi facilmente da fastidiosi agganci di coda. Anche sul tritato reagisce positivamente, proprio grazie al rocker e alla posizione del montaggio, fattore deducibile anche dal raggio di curvatura, che ne diminuisce però l’agilità sullo stretto (vedi boschetti fitti).
Saremmo curiosi di provarne un paio montati più centrati. La vocazione è quella del dislivello, dei terreni tecnici e dell’ingaggio, con un approccio orientato però al piacere in discesa. Uno sci non per tutti, astenersi principianti e sciatori easy going.
Specifiche tecniche
Il Brand
Condividi questo articolo
Unisciti a noi!
Questo articolo è riservato agli utenti iscritti,
registrati grauitamente per avere accesso a questo contenuto in anteprima
Sei già registrato? Entra