Full pin o ibrido?
La soluzione full pin propone sempre più opzioni, molto diverse tra di loro, e diventa sempre più affidabile, relegando gli ibridi a sciate big mountain su aste molto strutturate. È l’unica categoria dove c’è un marchio a prevalere in modo netto, frutto anche di un catalogo particolarmente ampio (27 modelli escluse le proposte rent contro 20 del competitor più vicino).
Binding of the year Race
Anno dopo anno si impone come la soluzione più equilibrata per l’alto livello, con attenzione maniacale ai dettagli e lavorazione dal pieno di alta qualità. L’integrazione del freno (forza di molla notevole in relazione all’esiguità di forme e dimensioni) è all’insegna della funzionalità. E, prezzo a parte, non è un’opzione solo per i big…
Binding of the year Light
Light, non ci scorderemo mai di ripeterlo, è prima di tutto semplicità e pulizia dello stile. No frill over all. E, ora che ha il nuovo puntale Speed con foratura ibrida, in abbinamento alla talloniera con sistema Cam, è l’emblema del leggero in stile Cham. Non ha il freno? Per opzioni meno estreme ci sono Kuluar SL o Timepacer…
Binding of the year Tour
Sì, l’anno scorso era attacco dell’anno Light (nella versione 10), ma proprio quel punto in più nei valori di rilascio (e l’abbassamento di quelli minimi), unito alla completezza della proposta, con puntale dai valori regolabili, in relazione alla leggerezza lo candidano ad attacco moderno one quiver.
Binding of the year Free ibrido
Per salire nei pin e scendere full-pin su aste molto toniche e impostare curvoni big mountain non c’è di meglio e quest’anno ha subito anche qualche piccolo miglioramento in chiave affidabilità e resistenza.
Binding of the year Free full pin
Con il rialzo da 4 mm per il puntale e il freeride spacer per il puntale di serie, insieme alla regolazione dei valori di sgancio anche al puntale è il meglio tra le soluzioni full pin e molto valido su quasi tutte le aste testate per un utilizzo con pelli e un po’ più di una semplice salitina.
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