Free, i migliori sci 2025

Sono le parole chiave utilizzate nel segmento. Maggior peso e struttura si traducono in una capacità di deformazione progressiva e in un pop elastico che non può esistere se non con abbondanza di materiale. Il freerider non deve avere paura di spingere con velocità e carichi in curva simili a quelli dello sci alpino, con l’aggiunta variabile del fondo irregolare da ammortizzare in fuori pista.

La rapida e intuitiva capacità di adattamento alle situazioni più varie gli è valsa l’award al top di categoria. In powder profonda si comporta come un fat largo e portante anche se scelto un po’ più corto; solido e aggressivo sul duro e ripido, leggero al piede e maneggevole come un giocattolino nei canali o negli spazi ristretti. Light quanto basta per avventurarsi su dislivelli anche impegnativi e gite che richiedono un cospicuo impegno tecnico.

Un prodotto che non scende a compromessi, ma che richiede elevate dosi di tecnica e potenza per sfruttare appieno la tenacia delle e il montaggio centrale. Dalle run veloci del big mountain, ai trick del backcountry freestyle, ecco l’arma perfetta per i pro.

Il flex docile ma polivalente e il profilo praticamente full rocker che aiuta nell’indirizzamento su qualsiasi base di neve sono le caratteristiche che lo rendono appetibile per il grande pubblico. Con l’attacchino si presta per l’utilizzo ibrido tra skialp e resort, con lo step-in si delinea uno spirito maggiormente alpino. Formidabile per tutti i livelli intermedi.

Tanto semplice e minimal nelle geometrie quanto divertente e soddisfacente in fase di sciata. Favorisce la tecnica moderna che sfrutta l’elasticità del flex a proprio favore per rimbalzare da una curva e catapultarsi verso la successiva con inclinazioni a rasoterra da motociclista. Centra in tutto gli obiettivi di categoria: una scelta intelligente per tutti gli amanti dello sci nei confini del resort.