Scarpone: un guanto che deve vestire bene
Progetti sempre più complessi
- Autore: Niccolò Zarattini
- Fotografo: Federico Ravassard
Lo scarpone è il guanto dei piedi. Non è una banalità. Intanto senza guanti e con certe condizioni meteorologiche è meglio non varcare neanche l’uscio di casa.
Se sono troppo spessi manca sensibilità, se eccessivamente fini si raffreddano gli arti e viene a mancare non solo la sensibilità, ma anche la forza di trasmissione. Potremmo dilungarci ancora sulla similitudine tra scarponi e guanti, bisogna tenere a mente però che il fattore plastiche rende il campo degli scarponi ancora più complesso. Infatti guai a cimentarsi nella disciplina sbagliata con lo scarpone inadeguato. Al contrario, uno sciatore può avere delle aste mediocri e vecchiotte, ma se lo scarpone è buono, sarà in grado di scendere ovunque in totale sicurezza.
Le scarpe freeride sono nate modificando calzature da sci alpino, richiedono plastiche rigide ma costruzioni progressive, meglio se con volumi spaziosi e calzate comode, però senza rischiare di sconfinare nelle ciabattone soft da sciatore della domenica. Si tratta di progetti sempre più complessi, inizialmente concepiti per soddisfare una piccola nicchia di appassionati, ma che ora rivestono un ruolo assolutamente fondamentale in ogni catalogo e negozio di montagna. Le caratteristiche che vediamo nel freeride racchiudono tutti gli sviluppi fatti nelle altre categorie. Inserti di carbonio, ganci rimandati da cavetti, velcro e powerstrap da Alpine World Cup, suole intercambiabili, regolazioni di canting, scarpette rifinite meglio delle scarpe da skyrunning e molto altro ancora.
Diversamente dagli sci, il feeling con lo scarpone è estremamente soggettivo. Lo stesso modello potrebbe aver bisogno di bootfitting importante per andare bene a due sciatori di egual livello ma dalla forma diversa degli arti inferiori.
Alle volte anche i professionisti sostengono tesi agli antipodi quando si discute di calzature. La sensazione immediata di comfort spesso supera ogni altro criterio al momento della scelta in negozio, perché tutti gli sciatori di esperienza conoscono la scomodità di avere piedi doloranti e magari congelati. Ed è giusto così. Perciò attingete e fate tesoro delle nostre obiezioni, ma non affidatevi mai completamente al giudizio degli altri. L’unico verdetto finale è quello vostro e del vostro piede. Quando sarà il momento di procedere con l’acquisto, sarà fondamentale prendersi tutto il tempo necessario, senza fretta, provare e riprovare calzata e camminata, restarci dentro qualche minuto in più. Per rompere uno sci a volte basta un po’ di sfortuna e il sasso sbagliato, lo scarpone invece ci accompagna fedelmente per diverse stagioni.
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