Atomic Bent Chetler 120
La famiglia Bent Chetler si rinnova: ecco a voi la nuova versione per la deep powder
- Autore: Michele Guarneri
- Fotografo: Michele Guarneri
La famiglia Bent, che prende il nome dalla leggenda del freeski Chris Benchetler, autore stesso delle incredibili grafiche che fin dal 2008 rendono i prodotti così unici e ricercati, è da diverso tempo un punto di riferimento nel mondo del freestyle backcountry. I prodotti sono apprezzati per l’adattabilità ai diversi tipi di terreno e ai diversi stili, oltre che all’approccio scivolatori in chiave new school. Pensati per la cross disciplinarità che spazia dal big mountain al jibbing, sono facilmente riconoscibili per i colori vivaci, l’assetto centrale e la caratteristica punta-coda con tecnologia HRZN.
Creatività è la parola che meglio descrive l’indole di questi sci, apprezzati dagli atleti del FWT come dai giovani alla ricerca del flow in qualsiasi condizione. Dalla stagione FW2024/2025 la struttura dei due modelli più rinomati (100 e 120) evolve, seguendo il trend della linea Backland alla ricerca di prodotti più stabili e solidi, che possano ridurre l’impatto ambientale della fase produttiva.
Edoardo Longo
Bent Chetler 120 è l’iconico sci utilizzato nella stragrande maggioranza delle competizioni freeride (dalla prossima stagione sarà affiancato dal Maverick 115), ed è estremamente apprezzato anche dai freetourer di buona gamba che non disdegnano il montaggio con attacco ibrido o addirittura con attacchino (a patto che sia di buona provenienza). Ciò che ha sempre sorpreso di questo prodotto è il peso: 1800g per la taglia 184, un caso più unico che raro in uno sci largo 120mm al ponte. La struttura interna è realizzata in legno di pioppo leggero e flessibile, mentre la Carbon Backbone dei modelli precedenti è stata sostituita da un inserto in frassino come nella linea Backland, mantenendo in parte la presenza di fibra di vetro. Questa soluzione, oltre ad aumentare di circa il 10% la robustezza della mounting area, permette di ridurre del 13% le emissioni di CO2 rispetto all’edizione 2022. Anche punta e coda sono state modificate: alla tecnologia HRZN Tech, conosciuta per il notevole miglioramento in galleggiabilità senza influire sul peso del prodotto, è stata sostituita la versione HRZN 3D Bent, ancora più leggera e performante.
«La struttura interna è realizzata in legno di pioppo leggero e flessibile»
Sulla neve le differenze si sentono: la sostituzione del carbonio con il legno riduce gran parte di quelle fastidiose vibrazioni da contatto con terreno duro o ghiacciato, aumentando il supporto in fase di spinta senza sacrificare malleabilità ed elasticità.
Questo permette, ovviamente senza estremizzare, di utilizzare lo sci anche in condizioni non puramente di polvere (qualche tratto di ripido o nevi miste e rovinate). Rimane comunque uno sci easy going, uno strumento per approcciare ai trick in stile backcountry. Vuole essere sciato col flow, dimenticate le curve in conduzione in stile gigante ed entrate in ottica slashate e torsione del busto. Il suo terreno indiscusso è la powder, dai pendii aperti ai boschetti radi, dove nonostante le dimensioni si muove agilmente. Per il freetouring con tante inversioni si consiglia una taglia più corta, mentre se l’obiettivo è il galleggiamento non abbiate paura della lunghezza. Un prodotto che non teme il dislivello.
Specifiche tecniche
Il Brand
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