Sci, scarponi e attacchi Light
L'evoluzione di un segmento che punta alla leggerezza
- Autore: Claudio Primavesi
- Fotografo: Nicola Damonte
Light a chi? Perché se una volta la categoria del leggero era limitata a una ristretta cerchia di sportivi, magari con attrezzatura race, o ex agonisti alla ricerca di sensazioni simili ma senza l’assillo della classifica, oggi i numeri del light touring si sono notevolmente ampliati. Una trasformazione avvenuta di pari passo con l’evoluzione dei materiali. Così sceglie la strada del leggero non solo lo sciatore in arrivo dalle gare (un segmento in crescita, corrispondente al calo di dimensione del mondo race), che vuole andare più veloce, ma anche chi semplicemente macina tanti metri di dislivello (e gite a stagione) e vuole andare più lontano e più in alto. Poi ci sono gli easy-going, quegli sciatori che, magari non giovanissimi e con una buona tecnica sciistica, cercano un attrezzo leggero per fare meno fatica. Rimane inoltre la fetta del fitness touring, che non cerca neanche l’ebbrezza della polvere, ma la traccia di una pista, non troppo difficile, per scendere. Last but not least, ci sono i ripidisti e chi cerca l’ingaggio tecnico caricandosi lo sci in parete. Per tutti i must sono serpentina e corto raggio, controllo; per i livelli più bassi anche un po’ di sliding; per l’ingaggio tecnico, presenza sul terreno, sciancrature non accentuate.
Aggiungete leggerezza e agilità, con gli sci o senza, e otterrete gli ingredienti del light touring moderno. L’ampliamento della categoria è avvenuto di pari passo con una trasformazione importante dello sci.
Che ha seguito due tendenze; allargamento e stop definitivo dell’eccesso di leggerezza. Sembra un controsenso per un mondo che fa del leggero il suo mantra, ma a crescere è stata soprattutto l’offerta di quegli attrezzi più spostati al confine con il mondo touring tradizionale. Uno, due etti in più su sci che navigano attorno alla quota del fatidico chilo vuol dire tanto in sciabilità e poco in aggravio di spesa energetica in salita, con corrispondente maggiore facilità (e divertimento) in discesa che si traducono in minore fatica per controllare l’attrezzo nella seconda fase di curva.
In pratica, quello che solo qualche stagione fa era uno standard per il touring (al netto dell’evoluzione dei materiali, che ha reso possibile questa trasformazione) oggi si è trasferito nel Light. Allo stesso tempo la larghezza di riferimento si è sempre più spostata verso l’alto, rendendo gli sci maggiormente versatili. Nella sostanza sono trend che interessano la maggior parte di questo mondo. Ecco perché la sotto-categoria Light+ che avevamo creato nella scorsa edizione della Buyer’s Guide è rientrata a pieno titolo nel Light e oggi rappresenta una fetta considerevole del leggero.
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