Tutto sulle tessilfoca
Non solo grip
- Autore: Michele Guarneri
- Fotografo: Giovanni Danieli
Con l’aumentare della frequentazione della montagna, ha senso investire su un prodotto affidabile.
Che vuol dire non soltanto grip, ma anche scorrevolezza. Perché tutte le pelli tengono bene, se utilizzate correttamente. Il principiante guarda meno allo scorrevolezza, ma è un fattore che conta anche per chi è meno esperto perché rende più fluida la fase di caricamento in ritorno, abbassando la resistenza al gesto, fattore da moltiplicare per le migliaia di passi di una gita. I criteri di scelta sono due: materiale e adesivo. Il filato (o plush) può essere di mohair, la lana della capra d’Angora, sintetico (in nylon) o in un mix tra i due. L’adesivo prevede l’opzione colla a caldo, ibrido e gel.
100% mohair: scorrevolezza top dopo il rodaggio
La lana della capra d'Angora è leggera grazie al diametro minimo della fibra e al fatto di essere cava all’interno. Tende a tornare all’orientamento e forma originali ed è più veloce e leggera delle sintetiche e delle mix. Ci sono dei però: richiede rodaggio, mentre nylon e mix sono più ‘pronte’ fuori dalla scatola; le differenze con gli altri plush sono solitamente più evidenti su nevi polverose, fredde e tracciatura in neve soffice; si usurano prima di sintetiche e mix. Sul passo touring e free hanno meno grip, sotto appoggi veloci come quelli della gara invece è un fattore ininfluente. Le pelli mohair si possono sciolinare facilmente a caldo, operazione che tende a impregnare anche il supporto tessile, compensando in parte la perdita di impermeabilità dovuta all'usura. Applicazioni tipiche: gara, sport, light touring svelto, utilizzatori esperti e sensibili, upgrade di set grandi-pesanti tour e free. Pelli leggere di scorta.
100% nylon: durata garantita, al costo della scorrevolezza
Al contrario della lana d’Angora, la fibra in nylon non è cava ha diametro superiore e il plush risulta più denso denso. Per questo le tessilfoca sintetiche sono più pesanti. Caratteristiche: massimo grip statico, minima scorrevolezza. Il plush, se perde l’orientamento originario, tende a rimanere arruffato. È sciolinabile a caldo con temperature basse (scioline morbide), ma la paraffina non si aggrappa al plush e non impregna il supporto tessile. Il prezzo è generalmente inferiore alle mohair. Applicazioni tipiche: traccia alta freeride da passo lento e scivolata zero, ROM dei gambetti solo in avanti, alza- tacco alto; touring entry e occasionale.
Mix: il miglior compromesso per gli assidui
Con un rapporto di mohair che va dal 65% al 70% e di nylon dal 30% al 35%, uniscono i pregi di entrambe le soluzioni: grip, scorrevolezza (con una prevalenza del primo), durabilità. Sono più lente delle mohair rodate, più veloci delle sintetiche, ma soprattutto hanno una vita lunga, più stagioni per lo scialpinista medio. Sono sciolinabili a caldo, ma ci vuole un po’ di competenza (scioline morbide, temperature basse, passaggi di ferro per sezioni, intervalli di raffreddamento). Esistono comunque prodotti specifici a freddo per trattarle. Applicazioni tipiche: molta versatilità tra Tour, Free, assidui anche Light, divoratori di montagne e metri. Suppliscono meglio delle altre a carenze tecniche.
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