Fino allo scorso anno faceva parte di una linea che si chiamava Free, quest’anno prende il nome di Radical e varia leggermente la costruzione, che da catalogo risulta più pesante e strutturata, ma la sostanza e gli obiettivi rimangono invariati. Stiamo parlando di uno sci fat medio dal peso interessante per le salite con pelli nella powder e prestazioni di tutto rispetto in discesa, senza compromessi per il dislivello che possano intaccare la performance sciistica.
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La tenacità è la prima proprietà. Nonostante le dimensioni e lo shape largo, stiamo parlando di sci dal flex rigido e impegnativo, riservati a sciatori muscolarmente potenti o di alto livello. È un valido compagno per lo scialpinismo a vocazione free, il peso contenuto lo rende appetibile per le gite lunghe con la powder variabile dell’arco alpino. Galleggia in maniera ottimale in polvere profonda ma non è un attrezzo specifico per la neve fresca, si comporta efficacemente anche su nevi compatte e terreni sconnessi. La sensazione è di avere uno sci più lungo di quello che è, si può considerare l’opzione di acquistare una misura in meno per non ostacolare le inversioni. Si comporta meglio a pieno gas, affidabile ad alte velocità e su archi ampi, più macchinoso sullo stretto ma pur sempre maneggevole se l’andatura è sostenuta. Montaggio consigliato con attacchino per grandi dislivelli, anche con step-in per mix in resort.
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Concavità accentuata, difficilmente spianabile. Solo sgrossatura, non sciolinato, abrasioni sulla soletta. Discrete lamine 1,4 x 1,5 mm a 90,2°, tuning assente. Finitura da rivedere, bava diffusa. Assolutamente da settare.
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