Burton Step-On Splitboard
Abbiamo provato in anteprima il nuovo attacco Splitboard con tecnologia Step On
- Autore: Michele Guarneri
- Fotografo: Michele Guarneri
Mini Mountain Mash, l'evento organizzato da Burton in collaborazione con Mini a Madonna di Campiglio, oltre ad essere da anni un luogo di ritrovo per i rider di tutto il mondo e un punto di riferimento nelle competizioni internazionali, è stato anche l'occasione perfetta per testare in anteprima la grande novità del brand statunitense per il mondo splitboard.
Chi pratica assiduamente attività di risalita in ambiente alpino è ben conscio delle difficoltà legate alla poca solidità del sistema scarpone-attacco nell'attrezzatura da Split. Se paragonato ai prodotti da scialpinismo, la sensazione è quella di pellare con un topsheet scollato, che crea un gioco per nulla piacevole che rende traversi e risalita sul ripido un vero e proprio incubo. Questo accade fondamentalmente perchè, a differenza di boots rigidi e attacchi pin, dove il potenziale gioco è dato solo dalla scelta di una taglia sbagliata, la morbidezza dello scarpone da snowboard (necessaria per la fase di discesa e per il comfort), penalizza drasticamente l'utilizzo in salita. Il piede si muove dentro allo scarpone, lo scarpone dentro all'attacco con cricchetti, che per quanto tirati e stretti non potranno mai bloccarlo del tutto. Se si considera poi la larghezza degli attrezzi e lo shape completamente diverso da quello di uno sci, basta poco per capire come ogni minimo passaggio tecnico, su neve dura o ghiacciata, o semplicemente qualche inversione sul ripido, possano trasformare una piacevole gita tra amici in un girone infernale. Per diversi anni i brand del settore hanno cercato di minimizzare il problema, irrigidendo gli scarponi, modificando struttura e materiali degli attacchi, ma con pochissimo margine di miglioramento.
Prima o poi però doveva succedere: qualcuno ha trovato quella che potrebbe sembrare una soluzione innovativa in grado di risolvere in buona parte queste criticità. Burton, a partire dalla stagione 2024/2025, propone una elaborata versione della ben nota e innovativa tecnologia Step On orientata al mondo split. Come funziona e cosa cambia rispetto al classico attacco da risalita?
Partiamo dalla base: Il sistema Step On Splitboard è costruito, come per l'attacco Hitchhiker, partendo da una base Spark Tesla T1, adattabile quindi alla maggior parte dei sistemi Pucks. Nella base è naturalmente incorporato anche l'alzatacco. Su di essa viene posizionato e integrato il sistema Step On, la tecnologia semi automatica che permette di eliminare cricchetti e strap e di velocizzare le operazioni di aggancio. Il sistema funziona in simbiosi con gli scarponi dedicati: quattro denti vanno ad infilarsi nella robusta sede ricavata nella parte bassa dei boots, mentre un gancio posteriore blocca completamente il movimento ed evita qualsiasi tipi di imprevisto. Con questa tecnologia le operazioni di aggancio e sgancio dello scarpone sono rapidissime e confortevoli, anche in situazioni non proprio comode. Infine una rotella di regolazione permette di scegliere la posizione dell'Hi-Back tra salita e ben 4 step per la discesa.
Ma cosa differenzia questo sistema dai competitors a livello di sensazioni? Semplice: immaginate di avere tutta la pianta del piede (e dello scarpone) saldamente ancorata all'attacco fin sopra alle dita, senza margine di torsione se non per il naturale movimento del piede all'interno dello scarpone. Rispetto ad un'attrezzatura classica si va ad eliminare gran parte del gioco che i normali strap non riuscivano a ridurre, aumentando stabilità e rigidità soprattutto in traverso. La differenza si sente, ed è notevole: In fase di inversioni e di risalite su pendii obliqui ripidi, sembra quasi di avere ai piedi un'attacco hard, provare per credere (se non vi fidate di noi). Rimane invece quel minimo gioco del piede dentro allo scarpone, che può però essere ridotto quasi del tutto grazie ad una precisa regolazione degli scarponi compatibili, l'azienda consiglia il modello Photon, dove tramite il doppio Boa si può trovare il miglior fit per evitare questo movimento. L'automazione e la velocità di aggancio e sgancio si trasformano in un gran vantaggio in fase di cambio assetto: le tempistiche si riducono drasticamente rispetto ad un set up classico, rendendo felici gli amici skiers che normalmente passano le ore ad aspettarvi.
Parliamo ora della discesa, perchè un prodotto del genere potrebbe non soddisfare del tutto i puristi del classico. L'attacco Step On è solido, molto solido, tanto solido che c'è chi osa persino spararsi rotazioni esagerate da kicker enormi. Se questo non dovesse bastarvi possiamo confermarlo in prima persona, dopo due giornate passate sulla neve a tirar curve carvate e trick sui rail dell'Ursus Snowpark. L'unica differenza è in quella assenza di morbidezza in sitle easy going che rimane ad oggi destinata ai soli attacchi classici, ma alla quale ci si abitua molto velocemente considerando tutti gli innumerevoli vantaggi che questo prodotto ha da offrire. Inoltre ricordiamo che tutte le basi degli attacchi Burton godono di garanzia a vita.
Good job team!
Specifiche tecniche
Il Brand
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